Diana Moneta
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Capo del Gruppo di ricerca “Reti attive: gestione della distribuzione e della domanda”, Dipartimento Sviluppo Sistemi Energetici
In assenza di meccanismi di remunerazione, sarà inevitabile aggiornare un maggior numero di elementi della rete (trasformatori, cavi). I distributori stanno già adeguando la pianificazione alla luce di questi cambiamenti, ma (come avvenuto per gli impianti fotovoltaici) le tempistiche di adeguamento possono essere ‘lente’ rispetto al tasso di adozione della tecnologia; in ogni caso i costi per adeguamento alla evoluzione del carico ricadranno tramite le tariffe di rete su tutti i clienti (non solo sui proprietari di EV, o di climatizzatori).
Occorre inoltre richiamare che gli impatti delle infrastrutture di ricarica si presentano anche in fase di esercizio, e non solo di pianificazione; si può richiamare come esempio l’iniezione in rete di correnti armoniche (dovute agli inverter delle colonnine), che possono causare saturazione dei trasformatori di cabina e disturbi sugli apparati elettronici vicini.